Proviamo a metterci in gioco

Care colleghe e cari colleghi

Insegno Latino e Greco presso il Liceo Classico “G.M. Dettori” di Cagliari. Insegno da moltissimi anni, anzi, diciamo pure che ormai per me è più vicina la pensione che l’inizio della carriera scolastica.

Sono sempre stata attratta dalle nuove tecnologie, fin dai tempi in cui per dialogare col computer non era sufficiente cliccare su un’icona intuitiva, come ora, ma occorreva conoscere sistemi operativi complicati o, almeno per me che avevo fatto solo studi umanistici, un po’ repulsivi.

Quando poi il pc è diventato user-friendly, la mia passione è cresciuta e con essa anche la voglia di cambiare il mio modo di insegnare attraverso le nuove tecnologie. E così, coniugare il mondo classico e le discipline umanistiche con internet e le nuove tecnologie è stata la sfida più grande in cui mi sia cimentata: nel 2010 ho aperto per le mie classi il blog didattico “Professoressa Orrù” , che contiene traccia di tutti i progetti digitali e no, che ho realizzato in questi anni; contrariamente alle attese, esso ha avuto un gran successo non solo fra i miei studenti, ma è visitato quotidianamente da numerosissimi docenti e studenti di tutta Italia. Lo scorso anno, poi, sono stata designata Animatrice Digitale della mia scuola ed anche questa nomina è stata per me una nuova occasione, sia di crescita, sia di condivisione, e mi ha fatto sentire – nonostante sia giunta alla fine della carriera – come un’insegnante che si accinge ad intraprendere un nuovo cammino. E’ vero che non sempre “nuovo” è sinonimo di “migliore”, tuttavia se il “nuovo” ha dei presupposti validi, cerca di andare incontro agli studenti di questo tempo (che sono molto diversi da quelli anche solo di 15 anni fa), se riconosce che sono cambiati i metodi di apprendimento delle giovani generazioni, mentre finora – salvo rari casi – sono rimasti sempre identici i metodi di insegnamento dei docenti, allora non resta altro da fare che sperimentare le vie nuove e verificarne l’efficacia.

Gli insegnanti tuttavia devono essere formati e/o formarsi anche personalmente: non ci si improvvisa insegnanti nuovi; occorre mettersi in gioco, non solo per dovere, ma anche e soprattutto per il piacere di affrontare la sfida.

Nello scorso mese di maggio, al termine della formazione degli AD di Cagliari, ho aperto un nuovo blog .

L’idea che mi ha mosso è quella che anch’io, nel mio piccolo, avrei potuto contribuire ad aiutare colleghe e colleghi ancora un po’ impauriti davanti alla velocità del digitale; anch’io avrei potuto provare a cambiare la didattica, a rendere la scuola più adeguata alla nostra società, a rispondere con più efficacia a studenti e studentesse ormai diversi. Lo avrei fatto con la condivisione di quel poco che so e che so fare, con la presentazione delle esperienze che ho già realizzato, con le informazioni di cui sono in possesso e che avrei messo a disposizione per l’utilità che possono avere.

Tanti blogger hanno aiutato me in questi anni. A volte l’hanno fatto senza saperlo, altre volte rispondendo ai miei SOS: attratta com’ero, infatti, dalla possibilità di coniugare le nuove tecnologie con la didattica delle materie classiche, mi scoprivo spesso ad avere tante idee ma a non conoscere la strada per realizzarle; mi sentivo spesso inadeguata e incompetente, con le idee e i progetti che galoppavano, mentre le mie conoscenze digitali restavano sempre un passo indietro ed arrancavano. Gli anni, però, sono passati: ho studiato, imparato, sperimentato e non ho mai smesso di incuriosirmi e di cercare.

Oggi vorrei offrire anch’io il mio aiuto a qualcuno. Non sono un luminare, quindi non competerò certo con titolati esperti già presenti in rete, né mi rivolgerò a chi già sa e vuole approfondire: desidero parlare soprattutto a quei colleghi e a quelle colleghe che, come me allora, pensano di dover cominciare da zero e temono di non potercela fare a stare al passo con i tempi. A loro sarà utile sapere che non occorre essere degli informatici per fare una didattica nuova e spesso le cose sono più semplici di quanto sembri. Il cambiamento deve cominciare dentro di noi; solo dopo possono cambiare i modi e gli strumenti. La società dell’informazione va velocissima e con essa studenti e studentesse delle nostre classi. Non possiamo stare al palo e fermarci a guardare, chiudendoci nelle nostre paure. Poco per volta, tutti i giorni dobbiamo metterci in gioco.

Ho chiamato il blog DxD perché sono una Docente che vuole parlare ai Docenti; “…ma non solo”, perché, abituata come sono a rivolgermi soprattutto ai miei studenti, anche con loro desidero continuare a dialogare.

Visita DxDScuolaDigitale – Mi piacerebbe ricevere feedback e suggerimenti.

 

Storytelling step by step

(Contributo originale di Anna Rita Vizzari)

Le sezioni in cui si articola il presente contributo sono le seguenti (cliccando si approda alle singole sezioni):
A) Che cos’è e a che cosa serve lo Storytelling.
B) Tipologie di “prodotto” di Storytelling.
C) Fasi e step dello Storytelling.
D) Strumenti utili per lo Storytelling.
E) Esempi e link utili sullo Storytelling a scuola.
F) Bibliografia essenziale sullo Storytelling.
Per una rappresentazione visuale schematica sull’argomento, vedere il Prezi Lo storytelling in infografica dinamica.

https://prezi.com/ljhx4dafsjpq/lo-storytelling-in-infografica-dinamica/
Presentazione su prezi.com

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  A) CHE COS’È E A CHE COSA SERVE LO STORYTELLING

Lo Storytelling è il procedimento del narrare una storia con obiettivi precisi:

Obiettivo Esempio
Comunicare Le procedure per fare qualcosa.
 Persuadere Della bontà di un’idea.
 Documentare I processi didattici durante un determinato percorso.
 Meta-riflettere Sul proprio atteggiamento durante le azioni riprese.

Qua ci interessa particolarmente il Digital Storytelling, ossia la narrazione che viene effettuata con strumenti digitali: questa categoria a volte viene considerata di per sé stante e altre volte viene considerata comprensiva di altre fra quelle sotto riportate, il cui nome fa riferimento al medium o allo strumento al quale si ricorre per la narrazione.

Green Screen Storytelling Video Storytelling Graphic Storytelling
Web Storytelling Story Mapping Visual Storytelling
Social Media Storytelling Transmedia Storytelling Multiplatform Storytelling

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https://openclipart.org/detail/237996/package B) TIPOLOGIE DI “PRODOTTO” DI STORYTELLING

Quali tipologie di “prodotto” si possono realizzare con il Digital Storytelling? Eccone alcune.

Booklet/Flipbook eBook Fumetti
Infografiche Slideshow Mappe
Sketchbook Scrapbook Cartoon
Podcast Podcast video Video
Tutorial Videotutorial Machinima
Narrazioni aumentate Narrazioni nei social Trailer

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  C) FASI E STEP DELLO STORYTELLING

In genere, quando si parla di prodotti legati allo Storytelling si individuano 3 fasi:
1) Pre-produzione,
2) Produzione,
3) Post-produzione.
In questo articolo si individuano 7 step: a seconda del “prodotto” che si intende realizzare, qualche step si può saltare. Va detto anche che l’attribuzione degli step all’una o all’altra fase varia nelle fonti.

Fase Step Step
Pre-produzione 1) Progettazione: individuazione di obiettivi e destinatari
2) Progettazione: soggetto
3) Progettazione: sceneggiatura e/o storyboard
Produzione 4) Realizzazione: creazione dei singoli media
5) Realizzazione: montaggio
Post-produzione 6) Post-produzione: labor limae
7) Diffusione e condivisione

Vediamo ora i singoli step.

Step 1) Progettazione: individuazione di obiettivi e destinatari
Bisogna individuare il target:
– se intendiamo comunicare: che cosa vogliamo comunicare a chi?
– se intendiamo persuadere:  chi vogliamo convincere e a fare che cosa?
– se intendiamo documentare: quale processo/operazione/percorso vogliamo documentare a chi?
– se intendiamo meta-riflettere: su quale aspetto vogliamo attivare una riflessione metacognitiva e con chi?

Step 2) Progettazione: soggetto
Si tratta di un breve testo o di una mappa che sintetizza la trama. Spesso si parte da un problema per mostrare a quali soluzioni si è approdati.
Quando si sta per raccontare una storia, si effettuano delle scelte (consapevoli o meno) riguardo ad alcuni elementi di Narratologia, per esempio il rapporto fra fabula (ordine cronologico degli eventi) e intreccio (narrazione): farli coincidere oppure ricorrere a espedienti come analessi (flashback), prolessi (flashforward), ellissi?

Step 3) Progettazione: sceneggiatura e/o storyboard
La sceneggiatura è generalmente un testo con una formattazione funzionale, contenente le battute dei personaggi e le indicazioni per la regia; lo storyboard è una sceneggiatura visuale. A seconda del prodotto che si intende realizzare, si può ricorrere anche soltanto a una delle due tipologie di progettazione.

Step 4) Realizzazione: creazione dei singoli media
A seconda del tipo di prodotto che si è scelto di realizzare, cambia la combinazione di elementi che vi dovranno confluire: nella tabella sottostante si propone una ripartizione per tipo di medium.

Tipo Elementi
 

Testi

  • Narrazioni.
  • Titoli.
  • Sottotitoli.
  • Vignette.
  • Didascalie.
  • Post.
  • Testi in sovrimpressione.
 

Immagini

  • Fotografie.
  • Disegni.
  • Schizzi.
  • Clipart.
  • Icone.
  • Carte geografiche.
  • Grafici.
  • Screenshot (immagini catturate dallo schermo).
  • Ritagli.
 

Audio

  • Registrazioni vocali.
  • Sintesi vocali.
  • Sottofondo musicale.
  • Effetti sonori.
 

Video

  • Registrazioni video.
  • Screencast (registrazioni delle videate).
  • Animazioni.
 

Altro

  • Link ad altri contenuti.
  • Link a social media/network.
  • Realtà aumentata.

Step 5) Realizzazione: montaggio
A questo punto viene realizzato il prodotto finale, assemblando i diversi media indicati nella tabella dello Step 4 (immagini e/o video, testi, musiche, audio etc.).
Particolarmente nella fase di montaggio, è bene tenere conto dei Principi del Mayer per evitare il sovraccarico cognitivo:

Principio Descrizione
Multimedialità

Meglio parole e immagini che solo parole.


Contiguità spaziale

Parole e immagini corrispondenti nella stessa schermata / pagina.

Contiguità temporale

Parole e immagini corrispondenti meglio simultanee che successive.

Coerenza

Evitare parole, immagini e/o suoni non strettamente correlati.

Modalità

Meglio animazioni + narrazione audio che animazioni + testo in sovrimpressione.


Ridondanza

Meglio animazioni + narrazione audio che animazioni + narrazione audio + testo in sovrimpressione.

Bisogna inoltre assicurarsi che i propri prodotti  e la loro condivisione (ad esempio nel blog) non violino la Legge:
1) Privacy e liberatorie,
2) Copyright e Copyleft,
3) Cookie Law.

Step 6) Post-produzione: labor limae
Consiste nella correzione e nella limatura del prodotto finale, generalmente utilizzando gli stessi strumenti dello step precedente.

Step 7) Diffusione e condivisione
Consiste nell’upload del prodotto mediante il servizio di sharing più adatto alla tipologia. In genere questi servizi forniscono contestualmente l’opzione di condivisione nei social più noti.

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  D) STRUMENTI UTILI PER LO STORYTELLING

Riguardo ai dispositivi, non servono  strumentazioni specialistiche, ormai, in quanto è sufficiente anche lavorare in assetto BYOD (Bring Your Own Device): smartphone, tablet, notebook, netbook.
Per ogni dispositivo e sistema operativo esiste una gamma di software (sw), applicazioni (app) e webware (ww). Un repertorio di strumenti (organizzati per tipologia) è su www.pearltrees.com/vizzanna/narrare/id15507345.

Immagine
Repertorio su www.pearltrees.com

Riguardo alle attrezzature, per la realizzazione di video più sofisticati si può contemplare un “Chroma key set” (o “Green screen set”). Di che cosa si tratta? Di un allestimento con uno sfondo (generalmente verde, ma anche blu) davanti al quale vengono effettuate le riprese delle persone. In post-produzione si può così isolare lo sfondo dalle persone, per modificarlo (inserendo per esempio uno scenario).

Immagine
Schematizzazione dell’uso del Chroma Key Set

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 E) ESEMPI E LINK UTILI SULLO STORYTELLING A SCUOLA

In Inglese

In Italiano

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F) BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE SULLO STORYTELLING

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Le icone utilizzate in questo articolo sono tratte da openclipart.org con licenza Creative Commons Zero 1.0. Per gli opportuni riferimenti a ciascuna di esse, vedere il testo alternativo all’immagine stessa.

Azioni di sistema in un Istituto dell’Oristanese

Sono Maria Cristina, l’Animatrice digitale dell’Istituto Comprensivo n. 4 di Oristano, diretto dalla Dott.ssa Giuseppina Loi, desidero condividere nel Blog del PNSD le “Azioni di Sistema”, che sono state adottate nel nostro Istituto, nell’ a.s. 2015-16.

Come avvicinare in modo significativo ogni lezione alle aspettative dei nativi digitali“, che in gran numero frequentano la nostra Scuola?

Dato che la tecnologia, che si utilizza ogni giorno, permette una costante connessione nel web, è facile intuire che gli studenti di oggi non si accontentino delle classiche lezioni “tradizionali” degli insegnanti che si avvalgono solo talvolta di qualche supporto informatizzato.

Ma quale insegnante non desidererebbe trasformare il suo lavoro, adeguandolo al passo con i tempi, per sfruttare le molteplici potenzialità offerte dalla tecnologia, per modificare il modo d’insegnare e rendere l’esperienza didattica gradevole non solo per sé, ma soprattutto per gli alunni?

Non foss’ altro perché, diventando “protagonisti dell’apprendimento”, essi si sentirebbero gratificati dal nuovo ruolo, coinvolgente, inclusivo, e finalmente accessibile a tutti.

Dal momento che l’uso quotidiano della Lim e delle ICT, hanno reso le mie lezioni più coinvolgenti, perché non condividere “le buone pratiche” con tutti i colleghi e trasmettere loro il mio entusiasmo e la mia motivazione all’uso di questi strumenti, per programmare insieme idonee azioni di sistema, che coinvolgano tutti gli ordini di Scuola?

Per raggiungere questo obiettivo, ho accettato, perciò, l’incarico di “Animatrice digitale”, ben consapevole del percorso, irto di difficoltà, quando si cerca di “innovare la didattica”, ma fermamente convinta di poter raggiungere gli obiettivi programmati nell’arco del triennio, facendo leva, sia sulla mia disponibilità al lavoro condiviso, sul desiderio di fare nuove esperienze con le ITC, per innovare le azioni didattiche, che sulla collaborazione dei colleghi di ogni ordine di Scuola.

Quest’ultima, infatti, opportunamente stimolata, permette a tutti di evolvere, fare nuove scoperte, socializzare nuove esperienze, anche in verticale, proprio in sintonia con le richieste del PNSD, per implementare l’inclusione, programmaticamente connaturata nel sistema, nonché metodologie didattiche innovative, in grado di fornire diverse e proficue modalità di rappresentazione delle informazioni, di espressione per tutti gli alunni e di coinvolgimento dei gruppi classe con l’utilizzo degli strumenti compensativi e dispensativi.

Naturalmente poiché il “tutto e subito” in campo didattico è difficile da realizzare, si sono rivelati positivi e proficui i nostri piccoli passi.

Nella nostra Scuola, perciò, sono stati realizzati alcuni Corsi formativi e diversi Progetti, che hanno coinvolto la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria “Sa Rodia” e la Scuola Secondaria di 1° “L. Alagon” di Oristano in un lavoro abbastanza intenso e complesso, mai programmato in quest’ottica di condivisione tra insegnanti ed alunni e finalizzato alla creazione di un ambiente inclusivo per tutti, anche in termini di scelta didattica.

Corsi attuati:

Corso di formazione digitale per l’uso del software LIM “Open Sankorè e e l’uso di PADLET per n.128 Docenti ;

Corso di formazione digitale (LIM Open Sankorè e uso di PADLET) per n. 346 studenti, frequentanti n.16 classi della Scuola Secondaria di 1° “L. Alagon” di Oristano.

Risultati conseguiti:

Anche se il Corso di formazione digitale non sia stato seguito da tutti i Docenti dell’Istituto, in compenso lo stesso è stato frequentato da quasi tutti gli alunni delle sedici classi della Scuola Secondaria di 1° Alagon”, con risultati positivi ed apprezzabili.

Le lezioni sono cambiate, finalmente!”.

E’ stato confortante entrare in classe e notare l’entusiasmo degli allievi per il BYOD, per l’utilizzo dello smartphone, del pc o dei tablet, per la registrazione della lezione, la realizzazione di filmati, l’uso delle APP, la Lim a domicilio per l’esecuzione di compiti, la creazione di presentazioni, di contenuti digitali, corredati da immagini, file audio, video e/o dagli strumenti interni alla LIM, “editati” dagli alunni anche per la preparazione delle prime”tesine digitali” per l’esame.

Tutto ciò ha “innovato ed arricchito” la lezione ed, in parte, modificato il modo di studiare con evidenti risultati. L’uso di PADLET e di Google Drive, in certe sezioni, hanno consentito, poi, la condivisione sia di ogni progetto, programmato per classi parallele ed in verticale, sia delle attività di potenziamento, consolidamento, recupero e di vari materiali (mappe, schemi, sintesi, registrazioni di lezioni, file video, spiegazioni, esercizi per il ripasso), destinati a tutti: ai soggetti normali, ai soggetti con BES, ai soggetti con DSA ed ai soggetti diversamente abili.

Progetti attuati:

0) “Il nostro mondo, raccontato con i disegni” (destinatari: n. 86 alunni di tutte le prime e le seconde classi della Scuola dell’Infanzia);

 1) “Le nostre costruzioni virtuali con i blocchi colorati” (destinatari: n. 55 alunni di tutte le ultime classi -Scuola dell’Infanzia – n. 84 alunni 1^classi -Scuola Primaria);

2) “Le nostre visite guidate 2015-2016” (destinatari: n. 245 alunni di tutte le classi 2^- 3^- 4^- Scuola Primaria);

3) Monumenti Aperti “Aristanis, lògos e istoria nostra” ( destinatari: n. 65 alunni delle classi 4^ B, C, D- Scuola Primaria);

4) “ELEONORA IN FABULA” fiaba multimediale (destinatari: n.81 alunni di tutte le classi 5^ Scuola Primaria e n. 109 alunni di tutte le classi 1^ -Scuola Secondaria di 1° “Alagon”)

 5) “WEB QUEST: “A spasso per l’Europa” (destinatari: n. 129 alunni di tutte le classi 2^ -Scuola Secondaria 1° “Alagon”);

6) “Monumenti aperti Speaks English“( destinatari: n. 108 alunni di tutte le classi 3^- Scuola Secondaria 1° “Alagon”).

7) “Loqui latine in English” (destinatari n. 24 alunni della classe 2^B – Scuola Secondaria di 1° “Alagon”).

8) “Raccontami L’Iliade”(destinatari: n. 20 alunni della classe 1^C^- Scuola Secondaria 1° “Alagon”

Risultati conseguiti:

I risultati possono ritenersi veramente soddisfacenti, se consideriamo i lavori, realizzati da tutte le classi dell’Istituto, che hanno consentito un primo sviluppo di interdipendenza positiva, di risorse, di compito e promozionale, che ha favorito ed incrementato fiducia e sostegno tra gli alunni e buone relazioni sociali, positive e costruttive per l’inclusione di tutti.

– Le classi della Scuola dell’Infanzia hanno fatto i primi passi nel mondo digitale, dimostrando, grande attenzione, motivazione e creatività nell’uso delle tecnologie, ma soprattutto la disponibilità ad interagire tra loro, per realizzare disegni condivisi o composizioni di oggetti, fiori, animali o paesaggi da ricomporre con forme e colori.

– Le classi della Scuola Primaria e Secondaria hanno sperimentato il lavoro in apprendimento cooperativo, una metodologia di insegnamento innovativa, con la quale gli studenti, apprendendo in piccoli gruppi, si sono aiutati reciprocamente, nella realizzazione dei disegni e nella creazione dei contenuti, sentendosi per la prima volta corresponsabili del reciproco percorso.

Gli alunni si sono sentiti parte di un percorso comune, anche nella preparazione in lingua sarda e inglese di testi, da presentare in occasione della Manifestazione “Monumenti aperti” o per l’attività di drammatizzazione del poema epico l’Iliade, per la quale il gruppo classe ha realizzato la riscrittura dello stesso in chiave moderna, traducendo il genere epico in quello teatrale attraverso i contributi personali ed originali di ogni allievo per la realizzazione del prodotto finale.

I bambini della Scuola Primaria ed i ragazzi della Scuola Secondaria hanno condiviso disegni, foto, filmati, registrazioni, presentazioni dei loro lavori in occasione di viaggi d’istruzione, manifestazioni, attività teatrali o la partecipazione a “Monumenti aperti” e la realizzazione di quanto venisse creato alla LIM.

Gli Insegnanti hanno sperimentato con soddisfazione il ruolo di “facilitatore ed organizzatore delle attività”, con il compito di strutturare “l’ambiente di apprendimento” in cui gli studenti, favoriti da un clima relazionale non competitivo e positivo, hanno trasformato le attività di apprendimento in un processo di “soluzione di problemi in gruppo”, per il raggiungimento di obiettivi con il contributo di tutti.

La LIM e le TIC, pertanto, si sono rivelate l’occasione, per creare un nuovo ambiente di apprendimento, in cui gli alunni potessero trovare nuove occasioni, per lavorare insieme con il BYOD, per studiare in modo creativo e autonomo, per svolgere esercitazioni, ricercare informazioni, comunicare e diventare non solo “fruitori”, ma anche “autori di prodotti”, fruibili sul Web.

In questi contesti anche gli alunni con alto potenziale hanno trovato la giusta motivazione ad apprendere per l’aumento del senso di autostima ed autoefficacia.

Si precisa che il materiale prodotto verrà postato, non appena possibile, sul Sito web della Scuola nella sezione PNSD 2015-16.

Dulcis in fundo!

Scorrendo con attenzione la mappa del PNSD, viene lo scoraggiamento per l’infinità delle Azioni previste, ma contemporaneamente il pensiero di poter procedere nell’arco di tre anni e di poter eventualmente contare sul sostegno morale della Prof.ssa Vizzari e sui suoi preziosi consigli rallegra ed incoraggia chi, ahimè, si trova in difficoltà.

Nell’Istituto Comprensivo n. 4 sono state previste le Azioni, corrispondenti ai seguenti Ambiti:

  1. Ambito: Strumenti (Azioni: 1,2, 3, 4, 8,9, 10, 11, 12, 13);
  2. Ambito: Competenze e contenuti (Azioni: 14,17,18, 23, 24)
  3. Ambito: La formazione (Azioni: 25, 27)
  4. Ambito: Accompagnare la Scuola alla sfida dell’innovazione (Azioni: 29, 30,31, 35)

Per quanto concerne, invece, le Aree Tematiche si attueranno:

  1. Area Progettazione: (Azioni 1, 2, 4, 6, 7, 9, 10)
  2. Area Competenze e Contenuti: (Azioni 13,14,15, 16, 17, 19, 20, 21, 22, 23, 24)
  3. Area Formazione ed accompagnamento: (Azioni: 26, 27, 2930, 31, 32, 34).

S.O.S… navigo in acque non molto tranquille!!!!!!

Grazie infinite!

Maria Cristina Serra

Esperienze multimediali in una scuola primaria di Sassari

Da Graziella Piga, Animatore Digitale dell’8° Circolo Didattico “Galileo Galilei” di Sassari.

Nell’anno scolastico 2015/16 la Scuola Primaria dell’8° Circolo Didattico “Galileo Galilei” di Sassari si è cimentata in diverse esperienze multimediali. Grazie ai nuovi ausili tecnologici come le LIM e i Tablet gli alunni hanno potuto affinare le loro conoscenze, i videoclip sono stati creati per riassumere le loro esperienze.

Progettiamo il futuro – Il filmato riprende il lavoro fatto durante la settimana del codice, gli alunni mostrano le loro competenze sul pensiero computazionale e sull’uso degli strumenti multimediali. Si fa un breve accenno al progetto di – Robotica – realizzato in collaborazione con gli studenti e i docenti dell’Istituto superiore IPIA Sassari.

Una magica amicizia – Il lavoro svolto dalla classe 4A del plesso via Duca degli Abruzzi – 8° Circolo Didattico “Galileo Galilei” di Sassari – ha partecipato al concorso Codi.amo del MIUR.  Si tratta di una animazione che ha come protagonista un draghetto.

Un cavaliere e la principessa – La 4°A del plesso località Rizzeddu del Circolo Didattico “Galileo Galilei” di Sassari ha realizzato con il coding un’animazione che ha come protagonisti una principessa e il suo cavaliere.

30 anni di note internet – Il filmato descrive la giornata dedicata ai festeggiamenti dei 30 anni di internet, il programma INTERNETOPOLI ha accompagnato gli alunni alla scoperta della funzionalità e dei pericoli dell’uso della rete.

AAC-less un canale per il Disegno Tecnico e la Geometria Descrittiva

Da Antonio Cauli, Animatore Digitale del Liceo Scientifico “E. Lussu” di Sant’Antioco.

Il canale YouTube, AAC-less (www.youtube.com/c/AACless) è un progetto nato nella scuola dove insegno, Liceo Scientifico “E. Lussu” di Sant’Antioco, finalizzato ad aiutare gli studenti in una disciplina che ha molti più risvolti teorici di quanto comunemente e direi superficialmente si ritiene.

AAC-less, è attivo dal mese di marzo 2015, ed è costituito da video-lezioni di Disegno Tecnico e Geometria Descrittiva che presentano gli argomenti maggiormente trattati nei Licei (Scientifico, Scienze applicate e Artistico) e in alcuni Istituti Tecnici  ad indirizzo specifico. Sono presenti anche argomenti di Geometria Descrittiva compresi nei programmi di Disegno delle Facoltà di Ingegneria e Architettura. Allo stato attuale il Canale è costituito da 72 video corrispondenti ad altrettante lezioni.

AAC-less è strutturato in sette moduli principali contraddistinti da miniature dello stesso colore facilmente individuabili nella ricerca degli argomenti trattati:

  • Rappresentazione Grafica (Arancio), in fase di prima elaborazione
  • Costruzioni geometriche (Verde)
  • Proiezioni ortogonali (Rosso)
  • Assonometria (Blu)
  • Prospettiva (Giallo)
  • Teoria delle ombre (Viola)
  • Approfondimenti (Bianco/Nero)

I sette moduli sono a loro volta suddivisi in sotto-argomenti che costituiscono l’elenco delle Playlist (in totale 23). Il piano di lavoro prevede la realizzazione di 210-230 video e potrà completarsi, agli attuali ritmi di lavoro, nell’arco di tre anni complessivi (Maggio 2018).

L’idea iniziale è partita dall’esigenza didattica, fortemente sentita da parte degli studenti, di avere un supporto in rete sempre disponibile, sul lavoro svolto in classe.  Da un punto di vista più specificamente didattico, i video sono concepiti come elemento complementare alla consueta attività curricolare e sono comunque sempre presentati come esplicitazione metodologica di un procedimento grafico e non come mera esibizione graficistica

I video hanno un carattere volutamente impersonale per dare la possibilità a chi volesse utilizzarli in ambito didattico, di farlo nelle modalità che si dovessero ritenere più congegnali al proprio approccio professionale. Questo è il motivo per cui si è optato per il testo scritto piuttosto che per la voce fuori campo.

I risultati raggiunti sono positivi e per certi versi inaspettati.

Gli aspetti più significativi riguardano:

  • Il netto miglioramento, se non la completa risoluzione di casi abbastanza problematici legati soprattutto a lacune di base mai recuperate.
  • L’aumento della motivazione e dell’interesse per la disciplina presentata attraverso canali di comunicazione più vicini al mondo giovanile.
  • Consolidamento dello spirito di gruppo con materiale didattico non più vissuto singolarmente ma condiviso collettivamente dalla classe.

Nonostante l’ambito di “nicchia”, soprattutto se paragonato ad altre discipline, AAC-less ha riscontrato un inaspettato interesse, con mia grande sorpresa, al di fuori del contesto scolastico dove insegno, con visualizzazioni diffuse in tutto il territorio nazionale e nella percentuale, seppur esigua del 1%, perfino all’estero in particolare nei principali paesi europei (Svizzera, Spagna, Regno Unito, Germania, Francia) su un totale relativo al Canale di 69.000 visualizzazioni.

Grazie per l’attenzione

Videolezioni del corso di didattica digitale, blendspace e videoconferenze.

Sono l’animatore digitale dell’Istituto Comprensivo di Isili. Il nostro istituto comprende sedici plessi con più di cento insegnanti. Per poter raggiungere tutti, ho attivato corso di didattica digitale, scegliendo alcuni tra gli strumenti che uso quotidianamente in classe e che mi sono sembrati adatti per la maggior parte dei docenti.

Corso di didattica digitale su youtube

Tra le altre attività ho collaborato al progetto di continuità classi ponte con i colleghi della Scuola Primaria di Nuragus e Secondaria di 1° Grado di Genoni, pubblicando una lezione sulla favola di Cappuccetto Rosso, presentandola in maniera ironica e rivisitata.

Su Blendspace trovate i quiz, i video e i materiali proposti per la lezione.

Durante l’intero anno scolastico ho sperimentato con i miei alunni di 4a e 5a della Scuola Primaria di Nuragus i Mistery Hangout. I bambini hanno incontrato online classi di diversi paesi del mondo: Israele, Russia e Stati Uniti, sfidandosi in un gioco sociale che aveva come scopo quello di scoprire la reciproca nazionalità. Molti insegnanti dell’Istituto si sono mostrati interessati a questa modalità di lezione, che sarà quindi introdotta dal prossimo anno scolastico anche in altre classi e per materie diverse.

Nel mio blog ideedigitali.blogspot.it ho raccontato la nostra prima esperienza.

Simona Ilot

4° puntata del Corso 1 AD Sassari

Eccoci di nuovo! Sempre nel padlet condiviso < https://padlet.com/bonifai/h8kukzznjk7k> la sintesi in pdf del 4° incontro del corso 1 AD Sassari, durante il quale si è testato in modo accurato la navigabilità e la condivisione di MIND 42 per la creazione di una mappa mentale condivisa. I gruppi hanno lavorato senza sosta per apportare i loro contributi relativi alle tematiche del 2 modulo, implementati con Thinglink o Prezi, e inserirli nella mappa che diventa sempre più ricca e ampia. Mind 42 si è comportato bene, sotto pressione per tre ore e mezzo in modalità BYOD, dando segni di stanchezza solo verso la fine dell’incontro, quando ci ha avvertito che aveva bisogno di riposare. Ma il più era stato collocato nei nodi di pertinenza dei gruppi. Certo bisogna stare attenti che le azioni non si accavallino in modo eccessivo, perché il rischio è che qualcosa inavvertitamente si sposti o si cancelli.

Da un punto di vista grafico, la mappa risulta molto essenziale, ma con le opportunità simili ad altre webapp, quali inserire note, link, immagini, icone; la formattazione del testo è semplificata e la creazione dei nodi spartana. Sotto il profilo didattico è una webapp che può essere utilizzata in classe in modalità BYOD o come homework, senza problemi di numero di partecipanti nella fase di condivisione. L’invito parte dal proprietario della mappa e, tramite email, si invitano i partecipanti ad editare, controllando in caso di mancata ricezione che l’email non sia finita nello Spam, come è avvenuto per molti di noi. Un’altra mancata opportunità è quella di non poter creare una presentazione delle singole parti della mappa, come avviene invece con cmap o con mindomo o altre app free….

Se lo scorrere del tempo fosse stato a nostro vantaggio, avremmo potuto testare e optare per altre soluzioni, ma la fretta di sperimentare la creazione di un lavoro condiviso ci ha costretto a scegliere tempestivamente …scelta, comunque, positiva. Alla prossima fb