Il 30 maggio all’insegna del Byod e… non solo

Maggio si conclude nell’incontro del 30 del Corso 1 AD di Sassari, all’interno del quale i Docenti mostrano interesse per la possibilità di sperimentare una forma di BYOD ad ogni livello scolare e tra di noi c’è chi lo attua da tempo, anche nella scuola primaria, come risulta dai dati del grafico riguardante la metodologia didattica applicata dai nostri Corsisti, dati desunti dal rilevamento iniziale di profilatura dei Docenti iscritti al corso.
Link al grafico:
9 di loro, pari al 33.3% attua questa modalità, anche se dal grafico non emerge la regolarità e l’approvazione o meno da parte degli alunni. Però non è una parola sconosciuta, anzi la definirei “sensibile” e dall’incontro è scaturita una riflessione corale, che ha messo in luce sia le positività metodologiche, analizzate all’interno delle esperienze descritte nel 3° ambito, sia le varie criticità, soprattutto tecnologiche, che frenano i Docenti a voler intraprendere questo cammino tecno-metodologico.In primis la mancata stabilità o totale assenza di una connessione: nonostante il progetto Scuola digitale Sardegna, che ha dotato tutte le aule di LIM e PC… etc, diverse scuole di alcuni Comuni del circondario di Sassari soffrono perché questi ultimi tergiversano sulle responsabilità del carico economico.

Il Materiale del PNSD a disposizione ci ha offerto una strada interessante, almeno per quanto riguarda la possibilità di condividere materiale all’interno di un’aula scolastica: mi riferisco alla Piratebox, di cui avevo già sentito parlare da Andreas Formigoni nel suo blog #loptis, una vera miniera di riflessioni sull’onda di ciò che è tecnologia open source. Ecco un link molto dettagliato
https://iamarf.org/2014/08/05/come-mettere-in-funzione-la-scatolina-dei-pirati-in-2-minuti-loptis/
Cmq la piratebox non permette una connessione ad Internet , ma la possibilità di far circolare all’interno dell’aula i documenti da condividere peer to peer.
Un’altra soluzione alla fame di rete presente nelle scuole è stata proposta da un Docente che aveva partecipato alla presentazione di Qubica una soluzione di distribuzione “on demand” di postazioni di lavoro virtualizzate, interamente sviluppata da Innoviù. Da una prima descrizione si è deciso di saperne di più nel prossimo incontro, di cui vi terremo aggiornati. Per i curiosi il link al sito dove documentarsi http://www.innoviu.com/web/portfolio-item/semplice-it/.

Dalla discussione sono emerse altre criticità, quali la necessità impellente di superare il divieto di uso in classe di cell, tablet etc personali, secondo la direttiva ministeriale del 15/03/2007 relativa ai  DPR 249/1998, DPR 235/2007, che può essere una seria giustificazione alla mancata volontà di innovare, quando le testimonianze di altre scuole, inserite nel 3° ambito o modulo, 1° percorso,  dimostrano ampiamente come superare questo ostacolo, fatta salva la direttiva.

Altra criticità: i devices degli alunni uno diverso dall’altro potrebbero creare una iniziale confusione nel docente che intraprende questo percorso, ma nel giro di pochi giorni SO e SW di utilizzo comuni saranno messi a regime.

Le tematiche del 3° modulo sono molto interessanti e ricche, inoltre, di esperienze già intraprese e trasferibili e, per dare la possibilità di leggere anche quelle delle nostre scuole, la proposta documentativa è quella di narrare sinteticamente ciò che di eccellente e, possibilmente a sistema, avviene nelle nostre Autonomie Scolastiche, senza dover intraprendere viaggi verso …la Finlandia. La nostra mappa, nel 3° modulo, si arricchirà, quindi, di narrazioni documentate, affinché i lettori naviganti possano prendere spunto e trasferirle, nel caso le ritenessero interessanti, nei loro contesti. La condivisione è anche questo.
Nel nostro padlet la sintesi del 5°incontro.
Alla prossima fb

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