Storytelling step by step

(Contributo originale di Anna Rita Vizzari)

Le sezioni in cui si articola il presente contributo sono le seguenti (cliccando si approda alle singole sezioni):
A) Che cos’è e a che cosa serve lo Storytelling.
B) Tipologie di “prodotto” di Storytelling.
C) Fasi e step dello Storytelling.
D) Strumenti utili per lo Storytelling.
E) Esempi e link utili sullo Storytelling a scuola.
F) Bibliografia essenziale sullo Storytelling.
Per una rappresentazione visuale schematica sull’argomento, vedere il Prezi Lo storytelling in infografica dinamica.

https://prezi.com/ljhx4dafsjpq/lo-storytelling-in-infografica-dinamica/
Presentazione su prezi.com

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  A) CHE COS’È E A CHE COSA SERVE LO STORYTELLING

Lo Storytelling è il procedimento del narrare una storia con obiettivi precisi:

Obiettivo Esempio
Comunicare Le procedure per fare qualcosa.
 Persuadere Della bontà di un’idea.
 Documentare I processi didattici durante un determinato percorso.
 Meta-riflettere Sul proprio atteggiamento durante le azioni riprese.

Qua ci interessa particolarmente il Digital Storytelling, ossia la narrazione che viene effettuata con strumenti digitali: questa categoria a volte viene considerata di per sé stante e altre volte viene considerata comprensiva di altre fra quelle sotto riportate, il cui nome fa riferimento al medium o allo strumento al quale si ricorre per la narrazione.

Green Screen Storytelling Video Storytelling Graphic Storytelling
Web Storytelling Story Mapping Visual Storytelling
Social Media Storytelling Transmedia Storytelling Multiplatform Storytelling

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https://openclipart.org/detail/237996/package B) TIPOLOGIE DI “PRODOTTO” DI STORYTELLING

Quali tipologie di “prodotto” si possono realizzare con il Digital Storytelling? Eccone alcune.

Booklet/Flipbook eBook Fumetti
Infografiche Slideshow Mappe
Sketchbook Scrapbook Cartoon
Podcast Podcast video Video
Tutorial Videotutorial Machinima
Narrazioni aumentate Narrazioni nei social Trailer

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  C) FASI E STEP DELLO STORYTELLING

In genere, quando si parla di prodotti legati allo Storytelling si individuano 3 fasi:
1) Pre-produzione,
2) Produzione,
3) Post-produzione.
In questo articolo si individuano 7 step: a seconda del “prodotto” che si intende realizzare, qualche step si può saltare. Va detto anche che l’attribuzione degli step all’una o all’altra fase varia nelle fonti.

Fase Step Step
Pre-produzione 1) Progettazione: individuazione di obiettivi e destinatari
2) Progettazione: soggetto
3) Progettazione: sceneggiatura e/o storyboard
Produzione 4) Realizzazione: creazione dei singoli media
5) Realizzazione: montaggio
Post-produzione 6) Post-produzione: labor limae
7) Diffusione e condivisione

Vediamo ora i singoli step.

Step 1) Progettazione: individuazione di obiettivi e destinatari
Bisogna individuare il target:
– se intendiamo comunicare: che cosa vogliamo comunicare a chi?
– se intendiamo persuadere:  chi vogliamo convincere e a fare che cosa?
– se intendiamo documentare: quale processo/operazione/percorso vogliamo documentare a chi?
– se intendiamo meta-riflettere: su quale aspetto vogliamo attivare una riflessione metacognitiva e con chi?

Step 2) Progettazione: soggetto
Si tratta di un breve testo o di una mappa che sintetizza la trama. Spesso si parte da un problema per mostrare a quali soluzioni si è approdati.
Quando si sta per raccontare una storia, si effettuano delle scelte (consapevoli o meno) riguardo ad alcuni elementi di Narratologia, per esempio il rapporto fra fabula (ordine cronologico degli eventi) e intreccio (narrazione): farli coincidere oppure ricorrere a espedienti come analessi (flashback), prolessi (flashforward), ellissi?

Step 3) Progettazione: sceneggiatura e/o storyboard
La sceneggiatura è generalmente un testo con una formattazione funzionale, contenente le battute dei personaggi e le indicazioni per la regia; lo storyboard è una sceneggiatura visuale. A seconda del prodotto che si intende realizzare, si può ricorrere anche soltanto a una delle due tipologie di progettazione.

Step 4) Realizzazione: creazione dei singoli media
A seconda del tipo di prodotto che si è scelto di realizzare, cambia la combinazione di elementi che vi dovranno confluire: nella tabella sottostante si propone una ripartizione per tipo di medium.

Tipo Elementi
 

Testi

  • Narrazioni.
  • Titoli.
  • Sottotitoli.
  • Vignette.
  • Didascalie.
  • Post.
  • Testi in sovrimpressione.
 

Immagini

  • Fotografie.
  • Disegni.
  • Schizzi.
  • Clipart.
  • Icone.
  • Carte geografiche.
  • Grafici.
  • Screenshot (immagini catturate dallo schermo).
  • Ritagli.
 

Audio

  • Registrazioni vocali.
  • Sintesi vocali.
  • Sottofondo musicale.
  • Effetti sonori.
 

Video

  • Registrazioni video.
  • Screencast (registrazioni delle videate).
  • Animazioni.
 

Altro

  • Link ad altri contenuti.
  • Link a social media/network.
  • Realtà aumentata.

Step 5) Realizzazione: montaggio
A questo punto viene realizzato il prodotto finale, assemblando i diversi media indicati nella tabella dello Step 4 (immagini e/o video, testi, musiche, audio etc.).
Particolarmente nella fase di montaggio, è bene tenere conto dei Principi del Mayer per evitare il sovraccarico cognitivo:

Principio Descrizione
Multimedialità

Meglio parole e immagini che solo parole.


Contiguità spaziale

Parole e immagini corrispondenti nella stessa schermata / pagina.

Contiguità temporale

Parole e immagini corrispondenti meglio simultanee che successive.

Coerenza

Evitare parole, immagini e/o suoni non strettamente correlati.

Modalità

Meglio animazioni + narrazione audio che animazioni + testo in sovrimpressione.


Ridondanza

Meglio animazioni + narrazione audio che animazioni + narrazione audio + testo in sovrimpressione.

Bisogna inoltre assicurarsi che i propri prodotti  e la loro condivisione (ad esempio nel blog) non violino la Legge:
1) Privacy e liberatorie,
2) Copyright e Copyleft,
3) Cookie Law.

Step 6) Post-produzione: labor limae
Consiste nella correzione e nella limatura del prodotto finale, generalmente utilizzando gli stessi strumenti dello step precedente.

Step 7) Diffusione e condivisione
Consiste nell’upload del prodotto mediante il servizio di sharing più adatto alla tipologia. In genere questi servizi forniscono contestualmente l’opzione di condivisione nei social più noti.

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  D) STRUMENTI UTILI PER LO STORYTELLING

Riguardo ai dispositivi, non servono  strumentazioni specialistiche, ormai, in quanto è sufficiente anche lavorare in assetto BYOD (Bring Your Own Device): smartphone, tablet, notebook, netbook.
Per ogni dispositivo e sistema operativo esiste una gamma di software (sw), applicazioni (app) e webware (ww). Un repertorio di strumenti (organizzati per tipologia) è su www.pearltrees.com/vizzanna/narrare/id15507345.

Immagine
Repertorio su www.pearltrees.com

Riguardo alle attrezzature, per la realizzazione di video più sofisticati si può contemplare un “Chroma key set” (o “Green screen set”). Di che cosa si tratta? Di un allestimento con uno sfondo (generalmente verde, ma anche blu) davanti al quale vengono effettuate le riprese delle persone. In post-produzione si può così isolare lo sfondo dalle persone, per modificarlo (inserendo per esempio uno scenario).

Immagine
Schematizzazione dell’uso del Chroma Key Set

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 E) ESEMPI E LINK UTILI SULLO STORYTELLING A SCUOLA

In Inglese

In Italiano

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F) BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE SULLO STORYTELLING

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Le icone utilizzate in questo articolo sono tratte da openclipart.org con licenza Creative Commons Zero 1.0. Per gli opportuni riferimenti a ciascuna di esse, vedere il testo alternativo all’immagine stessa.

Didattica digitale e scienze: un’esperienza nella scuola primaria

Da Antonietta Pau, insegnante e animatore digitale presso  Assemini 2 Dionigi Scalas

Sono un’insegnante della scuola primaria che si è avvicinata alla didattica digitale in tempi recenti.

L’anno scorso ho partecipato al progetto Semid@s formandomi come Master Teacher; quest’anno ho seguito, da animatore digitale, il corso organizzato nell’ambito del PNSD. Durante la formazione Semid@s ho avuto l’opportunità di conoscere due persone che hanno segnato una svolta nella mia attività professionale: Anna Rita Vizzari, che ha curato la prima fase del corso Master Teacher, e Annarella Perra, che mi ha guidato e sostenuto nella seconda fase dello stesso e nel corso per animatori digitali.

Prima di questi percorsi mi rapportavo alle tecnologie informatiche quasi esclusivamente per scrivere o per scaricare qualche documento di testo da fotocopiare e proporre alla classe.

Oggi vedo nel digitale uno straordinario mezzo per innovare la didattica, non solo appoggiandosi ad un adeguato corredo di tecnologie hardware e software, ma soprattutto attingendo all’immenso patrimonio di risorse presenti nel web.  Quelle gratuite, in particolare, per la loro accessibilità a chiunque abbia tra le mani un dispositivo collegato, hanno in sé una forza rivoluzionaria, dovuta all’aspetto che più mi attrae della Rete: l’essere un fattore globale di propagazione della conoscenza e dei mezzi per elaborarla e condividerla.

Questa premessa permette di conoscere, almeno in parte, le motivazioni personali che stanno dietro l’esperienza didattica che sto per raccontare, senza le quali la stessa non sarebbe altrettanto significativa.

L’esperienza in questione è stata condotta nel 2° Circolo di Assemini in ciascuna delle due classi prime dove insegno, e consiste in due attività di scienze riguardanti rispettivamente le parti dell’albero e le fasi di sviluppo della pianta.

In entrambi i casi ho ritenuto opportuno fare ricorso ad applicazioni webware che stimolassero la partecipazione attiva di tutti gli alunni e li aiutassero a esprimere e a utilizzare le conoscenze acquisite.  Gli elaborati prodotti sono visionabili ai seguenti indirizzi (ho indicato l’url breve):

http://tinyurl.com/jhemss3

http://tinyurl.com/jtvzlaj

http://tinyurl.com/gnp6yxc

http://tinyurl.com/zpntdov

http://tinyurl.com/j3d2epn

L’applicazione Thinglink mi è sembrata perfetta per ottenere una rappresentazione ipertestuale dell’albero. Si tratta di un software che permette di creare immagini interattive attraverso l’inserimento di tags che rimandano a ulteriori contenuti. La versione base gratuita è in grado di rispondere pienamente alle necessità didattiche, pur nella essenzialità delle sue funzioni.

Dopo avere ricercato tutte le informazioni utili, i bambini, in collaborazione, si sono dedicati al disegno dell’albero. Intanto, a turno, hanno incominciato ad alternarsi alla LIM per scrivere i testi di approfondimento. Successivamente si è proceduto alla digitalizzazione dell’immagine e all’aggiunta, con il programma di grafica Paint, dei nomi presi in esame. Si è quindi effettuato il caricamento dell’immagine stessa e l’inserimento dei testi attraverso un copia e incolla. Tutti si sono positivamente impegnati, in attesa del proprio turno di lavoro ai dispositivi. La fase di digitazione dei testi, oltre che aver permesso di esercitarsi nella videoscrittura, ha avuto il merito di innescare frequenti momenti di riflessione linguistica, elemento non trascurabile nella classe prima della scuola primaria. Il risultato ottenuto, un vero e proprio contenuto web, ha suscitato nei piccoli autori non poca sorpresa, rivelandosi estremamente gratificante. In fase finale è stato proposto un questionario a risposta multipla realizzato con Quizizz, una risorsa gratuita per realizzare test accattivanti e coinvolgenti, da eseguire individualmente; tuttavia nel caso specifico, tenuto conto del livello scolastico, ho preferito far alternare in coppia i bambini alla LIM, concedendo loro un tempo congruo per leggere e scegliere la risposta adeguata.

Il percorso didattico sullo sviluppo delle piante è partito da un’esperienza concreta, la semina di alcune piante e l’osservazione dei diversi stadi di crescita, che è stata documentata per mezzo di immagini fotografiche. Si è quindi passati ad una fase di riflessione e rielaborazione per la quale ho ritenuto essere particolarmente indicato il software gratuito LearningApps, che permette di realizzare, mettendo in campo conoscenze e competenze, applicazioni di diversa tipologia. La timeline da ricostruire mi è sembrata la più adatta alla situazione. Le immagini fotografiche, corredate da didascalie testuali e audio, sono diventate le sequenze da dover sistemare in ordine cronologico. Per confezionare l’app, la classe si è dovuta impegnare su più versanti: scegliere a maggioranza il titolo e la frase di feedback tra quelli proposti dai bambini stessi, stabilire la corretta successione temporale e procedere alla stesura dei testi da associare alle immagini. Ho richiesto inoltre di completare autonomamente, in contemporanea al lavoro sulla LIM, una linea del tempo che avevo precedentemente predisposto su scheda ricalcando Il template di LearningApps. A lavoro concluso, tutti hanno provato a cimentarsi con l’applicazione appena prodotta, momento questo utilizzato anche per valutare l’acquisizione dei contenuti propri dell’attività di scienze.

Anche questa volta ho potuto notare da parte degli alunni un approccio verso il lavoro scolastico decisamente partecipe e interessato, il che mi spinge a proseguire nella esplorazione di quello che per me è, come ho premesso, un mondo nuovo, nel quale sto procedendo ancora a piccoli passi.

Ciò che ho raccontato fin qui è una storia di didattica del quotidiano, resa possibile, intendo sottolinearlo, dall’appoggio delle docenti con cui collaboro nelle due classi. In essa, l’ausilio di strumenti capaci di suscitare coinvolgimento e spingere alla cooperazione si è rivelato determinante sul piano dell’interesse e dell’inclusività, due presupposti imprescindibili per un insegnamento efficace.

Edugames per classicisti… Learning is fun!

Come sostengo da tantissimo tempo ormai, le discipline classiche possono trovare nella tecnologia un validissimo supporto, ma attualmente grazie alle numerose risorse on line della categoria edugames è possibile rendere l’apprendimento/insegnamento di tali discipline ancora più accattivante e motivante.

Tra i lavori realizzati dagli Animatori Digitali del Corso PNSD C2 AD Pertini CA, ho apprezzato diverse Learning Apps dedicate al mondo classico, opera delle professoresse M. Rosa Orrù A.D. del Dettori e Donatella Ferrara A.D. del Siotto di Cagliari. Le professoresse, che insegnano Latino e Greco nel liceo classico, si sono cimentate nella creazione di numerosi edugames e hanno sperimentato nelle loro classi con esiti molto positivi anche varie tipologie di Learning Apps dedicate appunto al Latino e al Greco.

Rendiamo di seguito disponibili come esempio per la fruizione on line alcuni dei lavori delle professoresse, che ringrazio tanto per l’operosità e la collaborazione, con la speranza che si diffonda sempre di più l’utilizzo di tali strumenti nella didattica delle discipline classiche:

a. Ripasso di letteratura greca (M.R. Orrù)

b. Personaggi delle tragedie greche (M. R. Orrù)

c. La commedia antica (M.R. Orrù)

d. Attenti ai verbi! (D. Ferrara)

e. La notte della repubblica (D. Ferrara)

f. La prima declinazione greca (D. Ferrara)

Ad maiora!

 

Una nuova esperienza: il ruolo di animatore digitale

Mi chiamo Carla Massidda, insegno e sono animatore digitale presso l’IC 2 di Sinnai (CA) (istitutocomprensivo2sinnai.gov.it). Sto muovendo i primi passi in questo ambito per cui spero siate clementi nei miei confronti.

A settembre completerò la formazione presso l’Istituto Pertini di Cagliari (corso N.1) e contemporaneamente sto cercando di colmare le lacune “digitali” in alcune piattaforme dedicate.

 Troverete alcune mie iniziative schematizzate su padlet.com/zago1968/carmass_AD e che qui riassumo brevemente:

-progettazione di un evento formativo di coding “scratch” per 22 docenti (compresa la sottoscritta) della scuola primaria e dell’infanzia e per tre classi quarte con il coinvolgimento del prof. Stefano Federici ricercatore nella Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Cagliari e di alcuni suoi studenti;

-creazione del gruppo di lavoro “didattica innovativa” composto momentaneamente da quattro docenti, appartenenti ai tre ordini di scuola, con il compito di individuare risorse, materiali e strumenti innovativi che possano essere utilizzati e condivisi anche per l’implementazione del curricolo verticale in linea con il risultati del RAV;

-attuazione del progetto “unplugged” per la  promozione della salute e la prevenzione dalle dipendenze in due classi seconde della scuola secondaria di primo grado basato sulle life skills e sulle metodologie di tipo attivo e cooperativo;

-progettazione e attuazione del progetto “work school”, basato sulle life skills per la valorizzazione del curricolo verticale in coerenza con gli esiti del RAV  e inserito del PdM , in alcune classi dei tre ordini di scuola che prevede anche la rielaborazione di alcuni contenuti in modalità digitale e BYOD.

Nel prossimo anno scolastico cercherò di proseguire il mio percorso sperando di sviluppare le tante idee che mi frullano in testa.

Il mio motto: anche procedendo per piccoli passi si può andare lontano.

A presto…buon lavoro e buona estate a tutti!

Carla

PNSD… Uno sguardo d’insieme sul percorso (AD C2 Pertini CA)

Per chiudere un’altra parentesi formativa ripercorro le tappe del nostro percorso (AD C2 Pertini CA) e ne sintetizzo le tappe più significative.

Il Modulo 1,  inerente all’area Strumenti, è prevalentemente incentrato sugli spazi scolastici e relativa gestione. Aule, Laboratori, Biblioteche… tutto va verso una nuova configurazione. Perché tanta enfasi sullo spazio? Ormai è evidente. Rendere gli spazi ambienti ottimali in cui vivere la vita scolastica è un’esigenza fortemente sentita, ma non basta: occorre anche un cambiamento di rotta nella gestione degli stessi e nell’approccio didattico, che non può più essere unicamente quello della lezione frontale. Diamo un’occhiata a tutte le risorse segnalate in pearltrees pnsdsardegna.eu all’url breve tinyurl.com/gmy5tl5 per avere un quadro ad hoc, ma possiamo anche dire che tutti noi in realtà stiamo già toccando con mano buona parte di questi aspetti nella nostra realtà scolastica.

Molto interessanti tra le news i toolkit del MIUR di recente inserimento: Schoolkit Come progettare uno spazio alternativo per la didattical’importanza dello spazio… e le Soluzioni Hardware ad hoc.Tra le news la scelta di una Stampante 3D può essere molto utile e coinvolgente per i ragazzi in un’ottica di FabLab. E per i software è inevitabile scegliere tra le numerose opzioni di webware che già stiamo testando con successo per e con le nostre classi.

La Generazione Digitale quindi cresce e richiede innovazione, ma servono anche garanzie di sicurezza e privacy. Vediamo ta le risorse anche le novità introdotte da identità SPID www.spid.gov.it che renderà agevole e semplice accedere a tutta la P.A. e non dimentichiamo la Privacy tra i banchi di scuola!

Ma se le risorse finanziarie non sono sufficienti? La parola chiave ormai è fundraising. Ci sono piattaforme dedicate cui ricorrere per realizzare velocemente un progetto dii raccolta fondi. Tutto questo si trova nell’area ad hoc www.pnsdsardegna.eu/corso/moduli/modulo-sullarea-strumenti/

Il Modulo 2 è inerente all’Area competenze e contenuti ed è prevalentemente incentrato sul ruolo della tecnologia tanto nei curricula scolastici nell’insieme quanto nelle singole classi. Il punto di partenza è che la tecnologia sta già modificando le attività di insegnamento e di apprendimento nel complesso e per questo sono più evidenti attualmente diverse necessità cui occorre far fronte e a cui la scuola deve prestare attenzione: soprattutto l’importanza della Cittadinanza digitale attraverso l’utilizzo corretto e sicuro di tutti gli strumenti e delle risorse più attuali, media in generale e social network in particolare. Compito della scuola quindi è conoscere e far conoscere  tutto ciò che può essere veramente funzionale nella gestione e nell’implementazione della didattica (piattaforme, webware e affini) e adeguarvi  anche il curricolo nell’ottica dell’inclusione e dell’apertura al territorio.

Per dare un’occhiata ancora a  tutte le risorse segnalate, vediamo i pearltrees inseriti in pnsdsardegna.eu all’url breve tinyurl.com/h8w9tc8  così da avere un quadro d’insieme anche per fare scelte mirate nelle nostre realtà scolastiche.

Sono molto interessanti tra le news gli spunti internazionali per colmare il divario digitale femminile, tanto che molti progetti si stanno avviando in in tale direzione: segnalo il progetto. eu Hypatia (www.expecteverything.eu/hypatia/who-we-are), le iniziative Erickson per l’inclusione (sportellodsa.erickson.it/per-le-scuole-home/per-le-scuole-testo) e la sezione USR Sardegna alternanza scuola – lavoro per il secondo biennio scuole secondarie di II grado (www.sardegna.istruzione.it/alternanza.shtml)

Anhe tutto questo lo troviamo nell’area ad hoc all’url www.pnsdsardegna.eu/blog/category/modulo-competenze-e-contenuti;  ciascuno quindi può reperire quanto serve e declinarlo in base all’ordine e al grado di appartenenza.

Il Modulo 3,  infine, relativo all’Area Formazione e accompagnamento  è il momento conclusivo del percorso che porta il lavoro svolto dalle scuole verso l’esterno:  on line l’area è definita nel dettaglio in piattaforma PNSD Sardegna Area ad hoc.

Uno spazio notevole è stato dedicato in particolare  al sistema BYOD di cui sono stati sperimentati utilizzo, individuale e di squadra, per testare nuovi modelli di interazione e apertura della scuola all’innovazione.  Ma diversi modelli innovativi già da qualche anno sono operativi anche sul nostro territorio  e ne stiamo sperimentando le funzionalità: i progetti ITec, le Avanguardie Educative, gli scambi con ETwinning e affini hanno sortito risultati interessanti su cui tutta la comunità scolastica dovrebbe riflettere.

E proprio diffondere  e far conoscere tali risultati  è fondamentale per coinvolgere attivamente tutte le componenti del mondo della scuola; a tal fine documentare adeguatamente le esperienze realizzate è assolutamente necessario dentro e fuori la scuola.

Un aspetto a me molto caro, last but not least: creare legami, tra cui reti e consorzi,  è diventato condizione necessaria per  mettere insieme forze, per condividere percorsi e materiali, per crescere insieme e per ottenere risorse. Questo per noi docenti è salutare. E anche nel nostro piccolo aver lavorato insieme e  cooperato  nel percorso  intrapreso tra Animatori Digitali ha gettato le basi di una proficua condivisione e crescita comune, aspetto che reputo il più proficuo tra tutti e per questo ringrazio ancora  tutti gli Animatori Digitali per la grande disponibilità.

Per dare uno sguardo d’insieme infine ai materiali istituzionali del modulo  si veda  sempre www.pearltrees.com/vizzanna/formazione-accompagnamento/id15682605#l904 e per quanto riguarda invece i miei contributi personali si veda il mio PearlTree  personale, sempre in progress.

Un abbraccio a tutti

Buona estate e sempre… Ad Maiora!

 

Essenze, piante e tecnologia… all’IPSSS Pertini CA

All’IPSSS Pertini di Cagliari da anni è attivo un progetto per la valorizzazione del giardino antistante la scuola a cura di un esperto che guida un gruppo di alunni (ed ex alunni), fra i quali alcuni con abilità diverse. Fra gli alunni anche un ragazzo diversamente abile con il pollice particolarmente verde che quest’anno terminava il suo percorso di studi al Pertini: l’insegnante che lo ha seguito in tutti questi anni ha pensato di realizzare per lui, con la collaborazione dell’Animatore Digitale della scuola prof. Alessandro Congeddu, un percorso di preparazione all’esame di stato sfruttando le potenzialità didattiche delle App create con la suite on line Learning Apps, concretizzando quindi un’importante esperienza di integrazione della tecnologia nella didattica.
Lo studente ha sostenuto in giardino la prova orale dell’esame di stato, rispondendo a domande inerenti alla coltivazione e alla cura di essenze aromatiche e piante ornamentali da lui amorevolmente curate in questi anni scolastici. Un grande esempio!

Alcune delle App create sono fruibili on line come segue:

a. Essenze e piante del giardino scolastico

b. Cruciverba in giardino

Allo studente i nostri complimenti e un ringraziamento particolare al prof. Alessandro Congeddu con l’invito ad estendere quanto prima, nella veste di AD del Pertini, la preziosa esperienza a tutti i Colleghi!

Ginnastica Creativa e Tecnologia: alla scoperta di nuovi linguaggi…

Presso il Liceo Motzo di Quartu S. Elena (CA) è stata realizzata nell’a.s. 2015-2016 da prof. Giulio Murru e due classi del I biennio (liceo classico) una nuova modalità  di apprendimento cooperativo legato alla disciplina  Educazione Fisica: si tratta di una attività mirata alla formazione e allo sviluppo delle capacità espressive composte e complesse,  attraverso un progetto triennale (per ora siamo alla  I annualità) che intende sviluppare l’integrazione delle  nuove tecnologie digitali nella didattica curricolare secondo le linee  del  PNSD. Il Padlet completo del lavoro è on line: cliccate su Padlet Ginnastica Creativa

I video delle attività inoltre si trovano in canale youtube ai seguenti link:

  1. https://youtu.be/H9GYG-zP4mw
  2. https://youtu.be/5_VjE7lGhpI

 

AAC-less un canale per il Disegno Tecnico e la Geometria Descrittiva

Da Antonio Cauli, Animatore Digitale del Liceo Scientifico “E. Lussu” di Sant’Antioco.

Il canale YouTube, AAC-less (www.youtube.com/c/AACless) è un progetto nato nella scuola dove insegno, Liceo Scientifico “E. Lussu” di Sant’Antioco, finalizzato ad aiutare gli studenti in una disciplina che ha molti più risvolti teorici di quanto comunemente e direi superficialmente si ritiene.

AAC-less, è attivo dal mese di marzo 2015, ed è costituito da video-lezioni di Disegno Tecnico e Geometria Descrittiva che presentano gli argomenti maggiormente trattati nei Licei (Scientifico, Scienze applicate e Artistico) e in alcuni Istituti Tecnici  ad indirizzo specifico. Sono presenti anche argomenti di Geometria Descrittiva compresi nei programmi di Disegno delle Facoltà di Ingegneria e Architettura. Allo stato attuale il Canale è costituito da 72 video corrispondenti ad altrettante lezioni.

AAC-less è strutturato in sette moduli principali contraddistinti da miniature dello stesso colore facilmente individuabili nella ricerca degli argomenti trattati:

  • Rappresentazione Grafica (Arancio), in fase di prima elaborazione
  • Costruzioni geometriche (Verde)
  • Proiezioni ortogonali (Rosso)
  • Assonometria (Blu)
  • Prospettiva (Giallo)
  • Teoria delle ombre (Viola)
  • Approfondimenti (Bianco/Nero)

I sette moduli sono a loro volta suddivisi in sotto-argomenti che costituiscono l’elenco delle Playlist (in totale 23). Il piano di lavoro prevede la realizzazione di 210-230 video e potrà completarsi, agli attuali ritmi di lavoro, nell’arco di tre anni complessivi (Maggio 2018).

L’idea iniziale è partita dall’esigenza didattica, fortemente sentita da parte degli studenti, di avere un supporto in rete sempre disponibile, sul lavoro svolto in classe.  Da un punto di vista più specificamente didattico, i video sono concepiti come elemento complementare alla consueta attività curricolare e sono comunque sempre presentati come esplicitazione metodologica di un procedimento grafico e non come mera esibizione graficistica

I video hanno un carattere volutamente impersonale per dare la possibilità a chi volesse utilizzarli in ambito didattico, di farlo nelle modalità che si dovessero ritenere più congegnali al proprio approccio professionale. Questo è il motivo per cui si è optato per il testo scritto piuttosto che per la voce fuori campo.

I risultati raggiunti sono positivi e per certi versi inaspettati.

Gli aspetti più significativi riguardano:

  • Il netto miglioramento, se non la completa risoluzione di casi abbastanza problematici legati soprattutto a lacune di base mai recuperate.
  • L’aumento della motivazione e dell’interesse per la disciplina presentata attraverso canali di comunicazione più vicini al mondo giovanile.
  • Consolidamento dello spirito di gruppo con materiale didattico non più vissuto singolarmente ma condiviso collettivamente dalla classe.

Nonostante l’ambito di “nicchia”, soprattutto se paragonato ad altre discipline, AAC-less ha riscontrato un inaspettato interesse, con mia grande sorpresa, al di fuori del contesto scolastico dove insegno, con visualizzazioni diffuse in tutto il territorio nazionale e nella percentuale, seppur esigua del 1%, perfino all’estero in particolare nei principali paesi europei (Svizzera, Spagna, Regno Unito, Germania, Francia) su un totale relativo al Canale di 69.000 visualizzazioni.

Grazie per l’attenzione

Corso AD Istituto Mossa – Panoramica competenze

All’inizio e alla fine del corso sono stati realizzati dei questionari conoscitivi e valutativi sulle competenze dei corsisti.

Ecco una panoramica su alcune delle competenze valutate.

Link a “Statistiche AD Istituto Mossa” su Pearltrees

4° puntata del Corso 1 AD Sassari

Eccoci di nuovo! Sempre nel padlet condiviso < https://padlet.com/bonifai/h8kukzznjk7k> la sintesi in pdf del 4° incontro del corso 1 AD Sassari, durante il quale si è testato in modo accurato la navigabilità e la condivisione di MIND 42 per la creazione di una mappa mentale condivisa. I gruppi hanno lavorato senza sosta per apportare i loro contributi relativi alle tematiche del 2 modulo, implementati con Thinglink o Prezi, e inserirli nella mappa che diventa sempre più ricca e ampia. Mind 42 si è comportato bene, sotto pressione per tre ore e mezzo in modalità BYOD, dando segni di stanchezza solo verso la fine dell’incontro, quando ci ha avvertito che aveva bisogno di riposare. Ma il più era stato collocato nei nodi di pertinenza dei gruppi. Certo bisogna stare attenti che le azioni non si accavallino in modo eccessivo, perché il rischio è che qualcosa inavvertitamente si sposti o si cancelli.

Da un punto di vista grafico, la mappa risulta molto essenziale, ma con le opportunità simili ad altre webapp, quali inserire note, link, immagini, icone; la formattazione del testo è semplificata e la creazione dei nodi spartana. Sotto il profilo didattico è una webapp che può essere utilizzata in classe in modalità BYOD o come homework, senza problemi di numero di partecipanti nella fase di condivisione. L’invito parte dal proprietario della mappa e, tramite email, si invitano i partecipanti ad editare, controllando in caso di mancata ricezione che l’email non sia finita nello Spam, come è avvenuto per molti di noi. Un’altra mancata opportunità è quella di non poter creare una presentazione delle singole parti della mappa, come avviene invece con cmap o con mindomo o altre app free….

Se lo scorrere del tempo fosse stato a nostro vantaggio, avremmo potuto testare e optare per altre soluzioni, ma la fretta di sperimentare la creazione di un lavoro condiviso ci ha costretto a scegliere tempestivamente …scelta, comunque, positiva. Alla prossima fb